TI PORTERÒ CON ME

III Domenica di Pasqua
Dopo quell’incontro,
più ancora: dopo quell’Eucarestia,
dopo quel PANE SPEZZATO per loro,
i due di Emmaus,
sono due uomini rinati, recuperati:
tornano a Gerusalemme, in quella comunità
da cui si era allontanati delusi.
Noi veniamo ogni domenica in chiesa,
a volte pieni di dolori, di sofferenze,
di dubbi, di delusioni, forse di sconfitte…
Il Signore ci si fa vicino, ci parla e
ci invita a sederci a mensa e mangiare
quel pane preparato e spezzato per noi,
Non manchi mai.
E non manchi mai quella preghiera:
Resta con noi, Signore, quando le mie forze
e la mia fede volgono al declino.
Anche se forse è il Signore
che avrebbe voglia di dirci:
sei tu che devi restare con me,
sei tu che scappi! io sto sempre con te!
Buona Domenica
d. Diego

Gesù a Tommaso:
“Non essere incredulo, ma credente”.
A dirci che la fede
ci viene, sì, data in dono,
ma poi si tratta di accoglierla, farla crescere e viverla, perché
Credenti si diventa con una scelta personale
e un serio cammino che dona luce e amore.
E Gesù lo esprime chiaramente:
“Non essere incredulo ma credente!”
Grandi pagine di Vangelo
in queste domeniche pasquali: ovunque sono state annunciate, hanno generato
martiri e testimoni.
Buona Domenica

Domenica di Pasqua
Videro che il masso era stato rotolato via.
Il primo pensiero di Maria Maddalena
fu: “Hanno portato via il mio Signore!”,
l’ultimo scempio, pensò: far sparire il corpo
di Gesù, caso mai risuscitasse davvero.
La liturgia di oggi è annuncio e allarme:
Ti stanno portando via il Signore,
sostituito dal vago, dal vuoto, dal futile.
E quasi non ce ne accorgiamo;
anzi, ci stiamo abituando a viverci senza.
Pietro e Giovanni corsero al sepolcro
a verificare: videro e credettero.
Tu oggi vieni in chiesa:
Convinzione, tradizione o verifica?
Per te Gesù è presente o passato?
È morto o è vivo?
La Pasqua è la festa dei macigni rotolati via
dall’imboccatura della fede,
che ci impediscono di essere
non tanto credenti, quanto credibili.
BUONA PASQUA
d. Diego

Il Sabato Santo
è giorno “a-liturgico”,
cioè senza alcuna liturgia,
perché Chiesa è in lutto
per la morte del suo Signore;
è come ammutolita
davanti a tanto amore
e tanto dolore.
Per cui non fa alcuna celebrazione,
fino alla Liturgia
della Luce
del Fuoco e
dell’Acqua
nella Veglia Pasquale,
quando annuncerà:
Cristo Luce del mondo
è risorto, come aveva annunciato!
Oggi è il giorno del grande silenzio.
Domani sarà davvero
UN ALTRO GIORNO.
d. Diego

Venerdì Santo
“Non c’è amore più grande”.
Mentre Gesù donava
il suo Corpo e il suo Sangue,
gli uomini, dopo esserselo comprato
per 30 denari miserabili,
complottavano come farlo morire.
Sangue e denaro:
la storia continua
fra morti violente
e corruzioni senza pudori.
Dinanzi al Martire Gesù,
invochiamo che il suo Sangue
torni a salvare questa umanità
dolorante e umiliata
per tanti suoi figli umiliati, uccisi
e per i tanti uccisori.
Specialmente
trascorriamo questo giorno santo
nel silenzio e nell’ascolto di Dio:
lasciamolo parlare
al nostro cuore e alla nostra mente.
d. Diego

Giovedì Santo
Giorno di grandi doni e prodigi:
l’Eucarestia e il Sacerdozio.
Giorno della gratitudine.
Giovanni scrive il Vangelo
30/35 anni dopo gli altri tre
e non parla dell’Eucarestia
perché già si celebrava.
Forse aveva notato che si celebrava e
si riceveva l’Eucarestia,
ma non sempre e non dappertutto
seguivano gesti concreti di carità
e misericordia per gli altri.
Perciò, dà per scontata l’Eucarestia e parla
della lavanda dei piedi, per dirci che
NON ESISTE EUCARESTIA
SENZA LAVARSI RECIPROCAMENTE
RANCORI E RISENTIMENTI,
senza chinarsi sui bisogni, anche più umili,
dei fratelli.
Oggi la nostra preghiera per i sacerdoti.
Buona Eucarestia.
d. Diego

Mercoledì Santo
In questi giorni la Confessione.
Una bella abitudine?
Non ci si confessa
tanto per far la Comunione.
ma per dar una svolta alla vita.
E l’esame di coscienza,
più che su ciò che ho commesso (anche),
dev’essere su ciò che sono, di che vivo,
come vivo, quali sono le mie scelte,
la mia scala di valori e di precedenze:
se Cristo è in cima o in fondo
e in quale fondo.
La confessione è per un cammino,
per esser più forti, meno cedevoli.
“Ma uno la deve sentire…”
Andiamoci piano con queste frasi:
un malato che non sente di mangiare:
è un buon segno o un cattivo segno?
E uno che non sente di doversi confessare,
che segno è?…
Buon mercoledì santo
d. Diego

Martedì Santo
Non ridurremo il dramma
di un amore pagato col sangue,
a folklore.
Folklore l’amore di Dio
per le sue creature, ?
Celebrazioni vive e vere,
perché vivo e vero
è il suo amore per noi!
Se avremo una partecipazione
attenta e appassionata alle liturgie
(e non una nostalgica tradizione),
Gesù benedetto noi Lo vedremo.
Sono i giorni in cui l’uomo rinasce
dal cuore trafitto del suo Signore.
Perciò ci impegniamo
a viverli in grandezza,
non con animo distratto e sconclusionato,
o peggio, frequentando
-perfino in questa settimana!-
discoteche e luoghi di ritrovo.
Buon martedì Santo
d. Diego

Lunedì Santo
Gesù andrà in croce.
Non poteva redimerci
con una sola sua parola?
“Dì soltanto una parola e sarò salvato”.
Se bastava una parola,
perché tanta sofferenza?
Perché la croce?
Perché il sangue?
Perché la morte?
Perché?
Dio va in croce, perché l’uomo è in croce.
Dio soffre, perché l’uomo soffre.
Dio muore, perché l’uomo muore.
Qualsiasi altro gesto
sarebbe stato segno della sua potenza,
non del suo amore.
Solo questo gesto,
ci toglie ogni dubbio e ogni alibi:
Dio ci ama davvero.
Dio va in croce
perché nessuno di noi vuole andarci.
E va Lui. Va per me. Per te.
Buon Lunedì Santo
d. Diego

La lettura della Passione
ci da sempre grande emozione.
E ci farà bene una domanda:
E io che posto occupo in questa tragedia?
Forse sono un discepolo che prende sonno,
che ha addormentato la sua fede
Forse sono Pietro che per paura
dice di non conoscere Cristo
Forse sono Pilato che non sa assumersi
responsabilità e lascia condannare
Forse sono la folla che sceglie Barabba
Forse sono Giovanni che va fin sotto la Croce
Forse son Giuseppe dArimatea
che chiede il Corpo di Cristo e lo ospita
Forse sono Giuda che, se proprio
non arriva a vendere Cristo per 30 denari,
svende la sua fede per molto meno;
svende la Messa per andare a trascorrere
la domenica in un centro commerciale;
terribile: la Messa sotto costo!
In questi giorni mettiamoci dietro a Gesù,
ma dal posto giusto.
Buona Domenica delle Palme d. Diego

Come preannunciato
dal profeta Zaccaria,
Gesù entra in Gerusalemme
su di un asino
“sul quale nessuno era mai salito”
perché nessuno desidera salire
su una cavalcatura
che esprime debolezza, povertà
ed espone a derisione.
Tutti invece sognano,
se non proprio una vita,
almeno momenti di grandezza.
Quella di Gesù
è una scelta significativa,
perchè il somaro proprio perché
porta la “soma” degli altri,
è immagine di Gesù stesso
che porta su di sé i nostri peccati.
Buona nuova giornata
d. Diego

Gesù gli amici li educa.
Non ha temuto di dire loro
anche cose spiacevoli:
Voi tutti mi abbandonerete
Pietro, tu mi rinnegherai tre volte
Giuda: meglio se non fosse mai nato
Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi
Sarete odiati da tutti e messi a morte
per causa mia.
Ha accettato le debolezze
dei suoi apostoli, dei suoi amici,
non ha accettato che fossero
scarsi nell’amare,
perché l’amicizia
o trova simili
o rende simili.
E Gesù ci vuole simili a lui:
misericordiosi e grandi nell’amore.
Buona nuova giornata
d. Diego

Gesù ci chiama amici.
È un titolo! E molto elevato!
Perché si può rimanere fratelli
e non amarsi, addirittura odiarsi,
ma non si può rimanere amici
e non amarsi.
Fra amici ci si confida,
si racconta tutto:
Non sempre avviene fra fratelli,
Per cui l’essere amici
può superare l’essere fratelli.
E Gesù ci ha chiamati amici.
Un’amicizia, la sua, che non mira
a scambiarsi coccole, ma a prendere
gli uomini come sono,
per farli essere come debbono essere.
Amicizia che
educa ed eleva chi lo riceve.
Va’ e oggi anche tu fa’ lo stesso.
Buona nuova giornata
d. Diego

Lazzaro vieni fuori!
Oggi è questa nostra umanità
che va richiamata in vita:
il commercio di migranti,
lo sfruttamento di donne e bambini
la droga, la delinquenza
che ha in mano intere regioni,
la soppressione della vita
nel seno materno,
l’emarginazione della vecchiaia,
ma anche la diffusa incoscienza
nella circolazione stradale…
sono il segno di una società
che perde le strade della speranza,
e che spinge noi credenti
all’audacia dei primi cristiani:
non desistere
dal mostrare le strade del Vangelo.
Buona nuova giornata
d. Diego

Lazzaro conobbe poi
la morte definitiva.
Certamente.
Perché la questione non è solo:
vivere o morire,
ma specialmente come vivere.
La questione è
vivere da vivi,
non da morti che camminano;
è vivere con scelte di Vangelo.
La questione è
impegnarsi ogni giorno
a togliere ogni pietra tombale
che ci fa morire prima del tempo.
E sono tombali
le pietre del rancore, del disprezzo,
dellindifferenza, della banalità:
Lazzaro, vieni fuori!
Buona nuova giornata
d. Diego

Saziaci al mattino con la tua grazia: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. (Salmo 89)
Dona a noi e ai nostri fratelli uno sguardo di fede, perché possiamo contemplare sempre le tue meraviglie.
Buona nuova giornata
Buona nuova settimana

V DOMENICA DI QUARESIMA
La risurrezione di Lazzaro
Colpiscono quelle lacrime di Gesù
sull’amico Lazzaro:
Gesù che piange.
Dio che piange su noi, i suoi amici.
Quelle lacrime sono
la sua dichiarazione di amore per noi.
Marta gli mandò a dire:
“Signore, colui che tu ami è ammalato”.
Signore,
oggi siamo noi coloro che tu ami.
E quando finirà
l’olio nelle nostre lampade
e la luce si spegnerà,
anche su di noi ci saranno
le lacrime di Gesù.
E la nostra vita continuerà,
vivremo con Lui,
perché abbiamo creduto che
“Chi crede in me, non morrà in eterno”.
Buona Domenica.
d. Diego

MA PERCHE TANTA FATICA A PERDONARE?…
Perché non abbiamo la cultura del perdono.
Siamo cristiani che hanno saltato,
o forse strappato,
alcune pagine essenziali del Vangelo.
Forse allimpegno a perdonare
non ci siamo mai dedicati.
In famiglia, nessuna educazione al perdono
ove ascoltiamo più storie di torti e di offese
che di perdono. Anzi:
Basti vedere come taluni genitori aggrediscono
linsegnante che ha rimproverato il figlio;
basti vedere come vengono aggrediti
medici e infermieri dei pronto soccorso;
basti vedere che cosa si suggerisce
ad un sposo/a che scopre di essere stato tradito:
secondo voi viene suggerito
il perdono o la separazione?…
E così abbiamo ereditato il peggio.
E noi, abbiamo mai deciso
Perdonerò tutto e a tutti”?
E un impegno col Vangelo, con Cristo,
con se stessi.
E unopera di evangelizzazione.
Perché non deciderlo come dono di Pasqua?
Buona nuova giornata
d. Diego

Per arrivare a perdonare
occorre ingrandire
la propria mente e il proprio cuore.
Occorre fare un cammino
per diventare GRANDI”.
Non perdonare,
specialmente per un cristiano,
è qualcosa di incomprensibile,
che fa funzionare listinto,
non il cuore, non la fede, non la ragione.
Non perdonare
rivela una certa carenza;
carenza è qualcosa che non cè, che manca.
E una capacità che non si ha.
Non saper perdonare,
non aver la forza di perdonare
non è un pregio, non è una virtù,
è una capacità che manca,
è una noncapacità.
Non sei capace!
E non perché è difficile,
ma perché non lhai mai voluto fare.
Buona giornata
d. Diego

Fa’ che nessuno oggi sia rattristato per causa nostra e che diveniamo operatori di gioia e di pace.
Oggi rivestiti di luce.
Buona giornata di eleganza e bellezza

“Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene.
Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi” .
(S. Paolo)
Buona nuova giornata

Ricompensa, Signore, tutti coloro che ci hanno fatto del bene e quanti da noi aspettano un gesto, un sorriso: dona loro il cento per uno e la vita eterna a coloro che non sono più con noi.
Buona nuova giornata.

Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue, chiude gli occhi per non vedere il male: costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l’acqua assicurata. (Isaia).
Buona nuova giornata
Buona nuova settimana

IV DOMENICA DI QUARESIMA
Vangelo del nato cieco
cui Gesù restituisce la luce.
Oggi sei tu, cristiano,
che devi ridare luce
a chi ha smarrito le ragioni del vivere.
Ovunque tu sei, ovunque tu operi:
illumina, non oscurare mai nessuno,
non girare i fari su di te.
Fa che quando ci sei tu,
gli altri si sentano come guidati,
illuminati, sollevati,
ritrovino il sorriso.
Non mancano, certamente,
e non mancheranno i giorni
di oscurità e di sbandamento.
Limportante è che
quando tutti perdono la testa,
quando tutti urlano e brancolano nel buio,
il cristiano sappia dovè linterruttore.
Buona Domenica.
d. Diego

La SAMARITAN A – fine.
Va a chiamare tuo marito.
Gesù con dolcezza le scopre la piaga. Ha avuto 5 mariti che l’hanno usata e abbandonata e ora convive con il 6°. Gesù è il settimo, come il 7` giorno, il giorno del Signore: è lo Sposo.
Lei, la donna dai 6 mariti, ha finalmente incontrato lo Sposo, l’Unico che estingue in lei ogni sete. Corre in città ad annunciarlo: _Venite, c’è un uomo mandato da Dio. Forse è il Messia. _ Andarono e credettero.
Quando i discepoli tornano con le provviste, Gesù non volle mangiare.
Un cibo rifiutato, eppure Gesù aveva fame.
Una brocca abbandonata, eppure la donna aveva sete.
Incontrare Cristo:
Chi crede in me non avrà più fame; chi segue me non avrà più sete”.
Buona nuova giornata

La SAMARITANA – 4
Gli apostoli erano andati in città per acquistare un po’ di cibo. Gesù si era fermato presso il pozzo di Giacobbe. Venne una donna samaritana ad attingere acqua.
Era verso mezzogiorno. Mezzogiorno è l’ora della sete; ma specialmente è l’ora in cui Gesù sarà messo in croce e di lì a poco anch’Egli griderà
Ho sete, e dal suo costato squarciato sgorgherà sangue e acqua: simbolo dei sacramenti che saranno dati come dono a tutti coloro che nei secoli avranno sete.
A domani.
Buona nuova giornata.

Nonostante enormi sforzi, molta nostra sete, molti nostri desideri restano inappagati. Spendiamo grandi energie per risultati modesti. Per tanta sete, a volte solo piccoli sorsi che ci lasciano sempre più assetati, sempre più inariditi.
Perché è il nostro cuore il pozzo profondo: mai pieno, mai pago.
Ritorna prepotente S. Agostino, colui che aveva bevuto a tante fontane senza mai trovare ristoro: Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non trova pace in te.
Alla samaritana e a quanti si riconoscono nella sua vicenda di donna smarrita e assetata, Gesù propone di non perdere inutilmente tempo ed energie, propone se stesso: Io sono l’acqua viva…, chi beve l’acqua che io gli darò non avrò mai più sete.
Proseguiremo ancora.
Buona nuova giornata.

La Samaritana – 2
L’acqua è il simbolo di ogni sete: sete di pace, di amore, di verità, di giustizia, di gioia, di speranza.
Ma ce ne sono di indegne: sete di potere, sete di denaro, di fama, ambizione, successo, passioni, comportamenti scorretti, carriere senza scrupoli. Non sono aspirazioni: sono trappole. Chi ne è preso, arriva a calpestare uomini, norme e principi, pur di ottenere la propria affermazione.
E ci sono anche uomini che non hanno alcuna sete: senza aspirazioni, senza ambizioni, interessi, motivazioni. Stanno bene così e non vogliono essere né scomodati né svegliati. galleggiano. È una malattia che sta prendendo anche tanti adulti.
Brutta malattia.
Proseguiremo domani.
Buona nuova giornata.

In queste tre prossime domeniche tre grandi vangeli, tutti e tre presi da Giovanni: domenica scorsa la samaritano, domenica prossima il cieco nato, e poi la resurrezione di Lazzaro: l’acqua. la luce (la vista), la vita. Che cosa c’è di più desiderabile e di più necessario?!
Per ognuna c’è un’affermazione di Gesù: “Io sono l’acqua viva; Io sono la luce del mondo; Io sono la risurrezione e la vita”
Perché Gesù ci è necessario come l’acqua, come la luce, come la vita.
Buona nuova giornata

La nostra fede (e, di conseguenza, la nostra vita), una perla preziosa.
Forse non è mai diventata una perla.
Forse abbiamo paura dei costi, di dover fare rinunce.
Chi ti incontra, chi ti ascolta, chi ha a che fare con te, senta di aver incontrato e conosciuto un tesoro, non un “poco”.
Peció, mai testardo, mai musone, scontroso, permaloso, neanche per una volta: acquista perle, diventa tesoro
Costa? Certo! Ció che costa poco, è patacca.
Luccica, impressiona, ma è patacca!
Tu e la tua fede: tesoro, perla, roba di pregio.
Buona nuova giornata
Buona nuova settimana

III DOMENICA DI QUARESIMA
Gesù alla Samaritana promette in dono
addirittura una sorgente per la sua sete.
L’acqua che disseta è data in dono;
se è venduta, è merce, è da adescatori.
E gli approfittatori della sete di felicità
dell’uomo sono proprio tanti.
Offrono droghe, sonniferi dello spirito,
falsi valori. Ma anche
(e solo apparentemente più innocui)
oroscopi, carte, astrologia.
Se senti una strana sete,
che non riesci a calmare,
non rivolgerti a chi ti svuota
la mente, il cuore e la tasca:
c’è Uno seduto sul bordo di un pozzo
(=il confessionale) che ti disseterà.
E con quell’acqua che ti darà,
non solo non avrai più sete in eterno,
ma sarai tu stesso sorgente
di acqua limpida per gli altri.
Ecco il discepolo di Cristo.
Buona Domenica.
d. Diego

Convertici a te, o Dio, nostra salvezza, e formaci alla scuola della tua sapienza, perché l’impegno quaresimale lasci una traccia profonda nella nostra vita.
Buona nuova giornata

Aiutaci, Signore, a portare un sorriso e un messaggio di bontà e di gioia ai poveri, ai sofferenti e a quanti incontreremo oggi.
E incontreremo te presente in questi nostri fratelli.
Buona nuova giornata

Non tramonti il sole sopra la vostra ira: scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira.
Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
(S. Paolo agli efesini).
Buona giornata

Non rifiutare il sostentamento al povero, non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi. Non rattristare un affamato, non esasperare un uomo già in difficoltà. Non turbare un cuore esasperato, non negare un dono al bisognoso. Non respingere la supplica di un povero, non distogliere lo sguardo dall’indigente. Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo, non offrire a nessuno l’occasione di maledirti.
(dal Libro del Siracide)

Il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie. (Salmo 27).

Dio di bontà, fa’ che questo nuovo giorno sia pieno di opere di carità fraterna, e coloro che incontreremo, ricevano da noi un messaggio del tuo amore.
Buona nuova giornata
Buona nuova settimana.

2 DOMENICA DI QUARESIMA
«Questi è il Figlio mio, lamato:
Ascoltatelo».
Ascoltare Dio
non deve essere un peso, o un fastidio,
ma la nostra beatitudine
e la nostra vocazione.
Infatti, noi siamo diventati credenti,
non perché ci siamo sforzati,
ma perché il Signore ci ha parlato
e noi labbiamo ascoltato.
Non affidiamo, allora, la nostra vita
a fantasie, oroscopi e superstizioni.
Abbiamo un gran bisogno di pace
e lascolto del Signore
ci renderà creature serene, miti,
specialmente più umili,
più misericordiose;
creature rese gaudiose
dal suo amore che ci parla.
E ci parla sempre.
BuonaÊDomenica.
d. Diego

Signore, donaci un cuore grande e generoso; fa’ che riceviamo dalle tue mani questo giorno, per restituirlo a te ricco di opere di carità fraterna.
Buona nuova giornata.

Signore, per il mistero del tuo corpo e del tuo sangue, accresci in noi la fortezza, la fiducia e l’amore,
rafforza i deboli, consola gli afflitti, dona la tua speranza ai morenti.
Buona nuova giornata

Donaci, Signore, di collaborare oggi con te per trasformare il mondo con il tuo amore, perché la nostra città terrena progredisca nella giustizia, nella fraternità e nella pace.
Buona nuova giornata

Signore, vera luce e giorno senza tramonto, accogli la nostra lode mattutina e fa’ che il nostro spirito, risplenda nel fulgore del tuo Vangelo.
Buona giornata

Non di solo pane vive luomo.
Ma se non di solo pane,
di che altro deve vivere luomo?
E io, cristiano dalla nascita, di che vivo?
Qual è il mio cibo?
Di che mi sazio, dove mi disseto?
In cima ai miei desideri che cosa cè?
Non di solo pane vive luomo.
Mai degrado peggiore di
acquistare senza bisogno,
accumulare senza necessità,
mangiare senza aver fame,
sprecare, buttare, rottamare….
Ci dobbiamo proprio chiedere perché
siamo così tentati dal futile, dal superfluo…
I nostri padri quando non avevano pane,
creavano valori.
Noi abbiamo pane,
e rischiamo di restare senza valori
Ecco, allora, la Quaresima:
un tesoro che ci restituisce
indirizzo, umanità e grandezza.
Buona nuova giornata
d. Diego

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA
La Quaresima non è
per metterci malinconia
ma per dirci che possiamo essere migliori
e più forti.
E il pentimento non è una punizione,
non provoca dolore:
il dolore ce lo provoca il saperci
facilmente scoraggiati, depressi, sconfitti.
Il pentimento è la vittoria su tutto questo.
Un cristiano serio non si immalinconisce
per la Quaresima, ma la coglie
come un dono per rimettere un po’ di cose a posto;
per riprendere fiato, per recuperare valori perduti.
La Quaresima, tempo prezioso, racchiuso fra
la cenere e l’acqua:
mercoledì abbiamo iniziato con la cenere sul capo,
il giovedì santo finiremo con l’acqua sui piedi.
Cenere e acqua:
elementi antichi del bucato:
quel bel profumo di bucato!
Ma soprattutto
simboli di una conversione seria seria,
che ci deve prendere
dalla testa ai piedi.
Buona Domenica
d. Diego

Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all’osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Buon sabato
Buona Domenica

Resta con noi, Signore, durante questo giorno, non tramonti mai nel nostro spirito il sole della tua grazia.
Buona nuova giornata

Mercoledì delle Ceneri
La cenere: lelemento più umile
per dirci, e senza tanti complimenti,
la verità più grande:
Ricordati che sei polvere, e in polvere tornerai.
E un pensiero bello o un pensiero brutto?
E un pensiero che ci fa bene.
Fa bene allanima, e fa bene alla nostra sensibilità
spesso immusonita per piccoli episodi,
indegni di essere così a lungo ricordati
e continuamente girati e rigirati.
E un pensiero che ci fa bene
specialmente quando ci prende
quella strana voglia di apparire,
di farci valere, di vendicarci un pochino,
di far sapere che con me non si scherza:
“Ricordati che sei polvere”.
Oggi
questo con la cenere,
è un appuntamento da non sprecare,
ma approfittarne per tornare
cristiani credibili, prima ancora che credenti.
Buona Quaresima
d. Diego

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VII domenica ordinaria
“Porgi laltra guancia”.
La frase di Gesù è paradossale:
incassare un altro ceffone non serve a niente.
Nemmeno Lui lha fatto: quando il servo
del Sommo Sacerdote lo colpì con un ceffone,
non presentò l’altra guancia
ma non stette neanche zitto, infatti gli rispose:
“Se ho parlato male, dimostramelo,
ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?”
Gesù non ha mai detto: incassa e zitto.
Al male ci si deve sempre contrapporre:
ma con una reazione
che non inneschi ceffoni a catena.
Davanti ad unoffesa, invèntati qualcosa
opponiti alla violenza, ma senza violenza.
Ad un incendio
non mi presento con una tanica di benzina,
ma con una forza contraria allincendio:
lacqua.
Ecco, su chi mi offende non verserò benzina,
ma gli mostrerò unaltra guancia, questa:
“stasera farò una preghiera per te”.
Non cè ridere. È linsegnamento di Gesù:
“Amate i vostri nemici, pregate
per quelli che vi perseguitano”.
Buona domenica
d. Diego

VI domenica ordinaria
“Avete inteso che fu detto agli antichi:
Non uccidere. Ma io vi dico:
chiunque si adira con il proprio fratello,
sarà sottoposto a giudizio”.
Infatti, si può uccidere il fratello relegandolo
allisolamento col giudizio duro,
con un atteggiamento sprezzante, col bullismo:
pensiamo a quanti ragazzi
si sono per questo suicidati.
Si può uccidere una persona
parlandone male in giro, calunniandola.
Quanta gente rovinata dal dito puntato,
dalle dicerie e dai sospetti
raccontati come se fossero fatti sicuri.
Quanta gente umiliata, vilipesa,
portata alla disperazione.
Gesù ristabilisce il pensiero originale di Dio.
Per cui, non basta Non ho ammazzato nessuno.
Non basta non portare in tasca
un coltello a serramanico, quando si ha
una lingua anche più affilata e tagliente.
Perciò: “Io vi dico: chiunque si adira con
il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio”.
C’è di che meditare.
Buona domenica
d. Diego

V domenica ordinaria
Voi siete la luce del mondo
e il sale della terra”.
Un cristiano può perdere luce e sapore?
Certo!
Lentamente, quasi senza accorgersene:
si incomincia a saltare qualche messa…
la preghiera sempre più ridotta
la comunione sempre più rara…
stili e mentalità
non in consonanza del Vangelo, tanto
che male cè?,
ormai oggi si fa così i tempi sono cambiati,
occorre essere al passo coi tempi!
Certo che son cambiati,
ma circa la tecnologia,
non circa i valori.
E così, sempre senza accorgersene,
anche un cristiano diventa incolore, insapore
fino a non essere più luce,
a non essere più sale:
a null’altro serve che ad essere gettato via
e calpestato dagli uomini”.
Buona domenica
d. Diego

IV domenica ordinaria
Le Beatitudini
Le donne e gli uomini delle beatitudini
tracciano le strade su cui avanza il mondo.
Sono la benedizione di Dio,
perché i loro passi sono i passi di Dio.
Se anche tu sei
interiormente povero, mite,
misericordioso, puro;
se sai piangere con chi piange
e gioire con chi gioisce,
il Signore cammina con te
e tu, sulla tua strada,
porti il Signore.
Sì, il Signore cammina con te
come pane, luce, libertà e felicità;
E allora, lavora, impegnati,
affinché, quando passi tu,
passi il Signore
e arrivi la pace.
Buona Domenica
d. Diego

III domenica ordinaria
“Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”.
Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni ne sono sedotti,
lasciano tutto e vanno dietro a Gesù,
(uno sconosciuto).
Il primo gesto che Gesù compie, non è, dunque,
un miracolo (avrebbe senz’altro fatto colpo!),
ma una chiamata, che è un miracolo anch’essa.
Infatti,
“subito lasciarono barca e reti e lo seguirono!”
Fosse così anche per noi
genitori, sacerdoti, catechisti,
dire a nostri ragazzi:
Vieni a Messa!
Ed essi subito, lasciato computer e telefonino,
vennero con noi in chiesa!
Attenti a quell’invito: Seguitemi!,
Gesù non dice: statemi a sentire!
Perchè la fede cristiana non è una dottrina,
una scuola di pensiero, ma
Seguitemi!: relazione personale con Gesù.
Egli chiama. Chiama tutti. Chiama per nome.
E ogni chiamata è un dono,
è un gesto di amicizia.
Ecco perché chiama anche me, anche te!
Buona Domenica.

II domenica ordinaria
“Ecco l’Agnello di Dio”.
Gesù è l’agnello che va al sacrificio:
si carica di tutte le violenze degli uomini
e va Lui a morire per noi;
non chiede sacrifici, si sacrifica;
non pretende la tua vita, dona la sua;
non prende agnelli dal tuo gregge,
si fa Egli stesso agnello per il sacrificio.
Anche tu fatti agnello,
anche tu: togli anche tu il peccato,
togli terreno al male,
non rispondere al male con il male.
La mia e la tua lingua,
le mie e le tue mani
solo per benedire.
Il Signore ci manda come agnelli,
anche dove ci sono i lupi.
Agnelli sempre:
lupi neanche per una volta soltanto:
Men che meno un incrocio,
denunciato da Gesù:
La pelle è di agnello,
ma dentro son lupi rapaci”.
Buona Domenica
d. Diego


FESTA DEL
BATTESIMO DI GESU
Il Battesimo
non è un privilegio
che ci siamo meritati.
E un compito che Dio ci affida
e che noi pubblicamente assumiamo.
E la consacrazione al servizio di Dio
e diventiamo
annunciatori del suo Vangelo,
specie verso chi non vive più
il Battesimo e la Fede
ed è prigioniero di tante prigionie.
Per esserne capaci,
ecco anche per noi il Battesimo:
NE ESCE LAPOSTOLO.
Ed ecco la grazia:
Non son più io che vivo.
è Cristo che vive in me”.
(S. Paolo).
Buona Domenica
d. Diego

EPIFANIA
(dal greco: epi = dallalto e phànein = apparire)
C’E UNA STELLA ANCHE PER TE
Ha un nome, sempre nuovo, sempre vivo:
Vangelo = Buona Notizia,
Questa la buona notizia:
GESÙ È L’UNICA TUA STELLA
non le stelle dell’oroscopo.
Ma anche tu sei stella.
Perciò, alla tua finestra
tieni sempre una lampada accesa
per chi bussa,per chi nel buio
della sua notte e del suo dolore,
ha perso la strada.
Guiderà te,
quando anche tu potrai esserti smarrito
e non saprai più trovare la strada di casa.
Rispondi anche tu,
al richiamo di quell’Unica tua Stella.
Va.
Sii Luce.
Ti aspetta la Luce.
Buona festa della epi phànein.
d. Diego

Buona nuova giornata
nel dolce e riconoscente ricordo del mite Benedetto XVI.

1°gennaio
Oggi il Signore
ci consegna un nuovo anno,
è un dono.
E viviamolo come dono!
E il dono di un Dio che si china su di noi
giorno dopo giorno.
A Lui diciamo
GRAZIE per il passato,
GRAZIE per il futuro.
E benediciamoci gli uni gli altri
e tutti insieme benediciamo Dio.
Buon anno, allora.
Un anno buono della bontà di Dio
e bello della sua luce.
Dio ti benedica con la sua luce,
faccia risplendere su dite il suo volto,
si curvi su dite
e ti dia pace.
Amen.
Buon anno,
per tutto lanno.
d. Diego

Dice il Signore:
Se qualche volta hai pensato: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato»…
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio del suo seno?
Anche se ci fosse una donna che si dimenticassi, io invece non ti dimenticherò mai.
in Isaia
Buona ultuma giornata 2022

FESTA DELLA S. FAMIGLIA
O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace,
guidaci e proteggici
nei giorni della prova.
Buona nuova giornata a
a tutte le nostre famiglie.

Signore Gesù, hai voluto condividere la debolezza della condizione umana infondi in noi la forza inesauribile del tuo Spirito.
Buona nuova giornata
Buona festa di S. Stefano.

Buon Natale
non è un augurio qualsiasi;
è un pezzo di Vangelo.
Buon Natale significa
buonÊincontroÊconÊCristo,
buonÊritorno sulla strada di Betlemme.
A coloro che incontriamo,
auguriamo che incontrino anche loro  il Signore
e che in tutti ci sia attenzione, amore,
sostegno specialmente
a chi vive nel bisogno, nella povertà.
 auguriamolo anche a noi stessi
di non perdere la strada di Betlemme.
 Specialmente BUON NATALE,
diciamolo allinteressato,
a Gesù:
Buon Natale, Gesù,
ben tornato in mezzo a noi.
 Êresta con noi, Signore!
 che il Signore sia
la Luce Êdei nostri giorni
e della nostra vita.
Buon Natale!
 d. Diego

È ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: ci soccorra, o Padre, nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e si è degnato di abitare fra noi.
Buona vigilia.

Accendi nei nostri cuori una sete ardente di te, o Signore, il tuo Spirito ci unisca tutti in comunione di fede e di carità.
Buona nuova giornata

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli sazia di beni i tuoi giorni e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.
Salmo 102
Buona nuova giornata

Cristo nostro Salvatore, per il mistero della tua venuta accendi in noi il fuoco della tua carità, realizza le nostre aspirazioni di giustizia e di pace.
Buona nuova giornata

Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.
Salmo 22
Buona nuova giornata

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato.
dal Te Deum
Buona nuova giornata.
Buona nuova settimana

IV DOMENICA DI AVVENTO
Di Dio, confessiamolo, abbiamo paura.
Tante paure!: che ci punisca,
che si vendichi di chissà che cosa,
che ci tolga una persona cara,
ci tolga la salute,
che ci chieda un sacrificio più grande di noi…
Siamo cristiani dalla nascita,
con tanto di catechismi e omelie,
eppure abbiamo imparato
ciò che non ci è stato insegnato:
la paura di Dio!
E che va placato!
Forse è il risultato di una fede
che ricorre a Lui
solo nel momento del bisogno.
A Giuseppe, come a noi, Dio dice:
“Non temere!”
Una fede meno lamentosa e più serena!
Più fidanza!
E sarà una fede contagiosa,
convincente, trascinante.
Buona Domenica.
d. Diego

Donaci, Signore, uno sguardo di fede, perché vediamo la tua presenza in ogni creatura.
Venga su di me la tua misericordia, Signore, e avrò vita,
(Salmo 118)
Buona nuova giornata

È bello dar lode al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunziare al mattino il tuo amore sull’arpa a dieci corde e sulla lira, con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, io esulto per l’opera delle tue mani.
(Salmo 91)
Buona novena di Natale

Gli eletti vedranno la faccia del Signore e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.
Apocalisse
Buona nuova giornata

Misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo
Salmo 84
Buona nuova giornata

Sei tu, Signore, la mia speranza, la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; a te la mia lode senza fine.
Salmo 70
Buona festa di S. Lucia

Il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie.
Buona nuova giornata

 


MESSA DI CONGEDO 9 ottobre 2022

Non debbono essere ore e giorni di tristezza.

Gli apostoli, quando Gesù li lasciò e salì al Cielo, tornarono a Gerusalemme pieni di gioia, Figuriamoci se si può essere tristi perché se ne va un parroco.

Stasera tornate a casa pieni di gioia, perché il Signore non se ne va, è sempre con noi.

In verità, mi ha meravigliato non poco tanto vostro rammarico per me, Lo dicevo l’altro giorno a d. Franco. Non mi aspettavo tanto: perché non mi sembra di aver fatto nulla di straordinario e di eroico: ho fatto solo quanto dovevo fare.

Mi correggo: ABBIAMO fatto. Tutti insieme. Da soli non si fa niente. Perfino Gesù ha voluto con sé dei collaboratori, gli apostoli, perchè distribuissero il pane, mentre lui lo moltiplicava. Anche Lui, benché Dio, non poteva fare tutto: pregare, predicare, moltiplicare e distribuire. Perciò ha voluto dei collaboratori.

ABBIAMO fatto. Ma l’opera più bella che abbiamo realizzato non è questo tempio, né il Mosaico. L’opera più bella è che ci siamo voluti bene. Tanto, tanto bene. Sempre. E questo non si può fare da solo. Non ci può voler bene da soli: è egoismo. Ma tutti, tutti insieme. Ci siamo tenuti ogni giorno per mano, mentre il Signore Gesù, il Buon Pastore, ci conduceva per il giusto cammino, a pascoli di erbe fresche e ad acque di sorgente.

Ci siamo voluti veramente bene. Ed è quello che conta e che nessuno ci può togliere. Se avessimo costruito una basilica, anche più grande e più bella di quella di S. Pietro, ma fra i veleni, stasera noi non staremmo qui. Staremmo ognuno con i propri mugugni e le proprie rivendicazioni. Non qui. E non avremmo mai avuto il sorriso sulle labbra, che in tutti questi anni abbiamo sempre avuto. Ecco perché non dovete essere nella tristezza.

Ci siamo voluti veramente bene. E a questo proposito, devo ricordare due momenti importanti. Sono stati i giorni delle due malattie che mi hanno seriamente colpito in questi anni. La prima fu tanti anni fa, 1989, (molti di voi neanche sanno): fui colpito da una paurosa polmonite che si protrasse da febbraio a maggio. E l’altra, quella ancora più seria e devastante è che tutti ricordate.

Quei giorni!… In quei giorni una grande preghiera si è levata da tutta la parrocchia per il pastore prigioniero del male. Mi venne già allora nella mente una grande pagina degli Atti degli Apostoli, cap. 12: Pietro in prigione, e allora una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui… Ed ecco il miracolo di quella preghiera: gli si presentò un angelo del Signore. Egli toccò il fianco di Pietro che dormiva, lo destò e disse: «Alzati!». E le catene gli caddero dalle mani… Pietro, allora, si recò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove si trovava un buon numero di credenti raccolti in preghiera. Quando aprirono la porta e videro Pietro, rimasero sbalorditi. E lodarono il Signore che aveva ascoltato le incessanti preghiere della chiesa,

Ho voluto citare questo per dirvi che per le preghiere di tutto questo popolo, questo pastore oggi è ancora qui. E ancora vi dice grazie !

Sabato e domenica prossimi presenterò il nuovo parroco. E anche se il passaggio di consegne avverrà la sera del 25 ottobre, (e fino a quel momento resto pienamente in carica) già dal lunedì 17, ho voluto che d. Pasquale sia già qui per organizzare il catechismo e incontrare i vari gruppi. Don Franco e io da lunedì della prossima settimana ci ritireremo. E così, dopo 50 anni che mi alzo alle 5 e un quarto, per aprire presto la chiesa, finalmente potrò alzarmi alle 5.20.

Mi prenderò cura della chiesetta di Monte Tullio, mentre l’arcivescovo indicherà a d. Franco la chiesa dove esercitare il ministero sacerdotale,

Resteremo a Martina, ovviamente. A Martina tuti e due abbiamo il cuore e il cuore degli amici. Già da 20 giorni ci siamo trasferiti in un casa in via Virgilio (dietro la posta centrale). Una casa in fitto, può starne certo anche chi sostiene che l’abbiamo acquistata. Chi vive in parrocchia non si compra una casa.

Vedete: in questi anni sono passati dalle mie mani tanti soldi, tanti: tutti quelli occorsi per costruire, arredare e rendere bello tutto il complesso parrocchiale. Tanti soldi, ma neppure un centesimo è rimasto con me. Ho vissuto del mio lavoro di insegnante e poi della mia pensione.

Domani sera alle 19.30 i miei carissimi Angela e Alessio terranno un concerto a 4 mani per pianoforte. Profondamente grazie. Tutti invitati.

Il mio commosso ringraziamento a tutti. Un grazie particolare a quanti hanno collaborato con abnegazione con me in questi 50 anni in tanti settori,

Un ricordo in più per i sacerdoti che si sono avvicendati in questi anni, con i quali mantengo un rapporto bello e fraterno. Non dimentico i sacerdoti che ora celebrano in Cielo: d. Vincenzo (uno dei primi vice parroci), d. Luigi e d. Peppino.

Possiamo consegnare al nuovo parroco una parrocchia bella, gioiosa, piena di armonia e di calore. Collaborate con lui. Un po’ di pazienza finchè prenda visione e contezza di tutto.

Potete contare sulla preghiera mia e di d. Franco: 50 anni non si cancellano. Saremo spiritualmente presenti nel nuovo cammino che questa comunità intraprende, guidata dal Maestro Gesù.

A tutti il nostro grazie e tutto il nostro affetto.


Discorso di ringraziamento