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CONSOLI PIPE ORGANS: Concerto D’organo nella Chiesa Santa Famiglia di Martina F. (TA)

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LA STRUGGENTE TESTIMONIANZA FINALE DI P. GIOVANNI AQUARO

Carissimi Gino, Tina, familiari, confratelli e amici tutti
Il giorno 20 novembre ho varcato la soglia del tempo e sono entrato nella dimensione ultima in attesa dei cieli nuovi e della terra nuova. Avrei voluto restare ancora un po’ con voi. Sappiamo però che i disegni di Dio sono differenti da quelli degli uomini. Leggerete queste note tirate giù mentre ero ancora tra voi.
Quando mi è arrivata la chiamata per l’ultimo viaggio mi sono scoperto più fragile di quanto potessi immaginare. Eppure in quarant’anni di ministero sacerdotale tra i malati quante volte ho consolato, sostenuto, accompagnato i miei fratelli nella difficile stagione della malattia. Ora, caro Giovanni mi ripetevo, è la mia ora. Ora e solo ora trovano veridicità le parole che ad altri rivolgevo con tanta enfasi spirituale e sicurezza pastorale. Ora bisogna prepararsi per lo sbarco finale. Pur con interiore tumulto mi uscivano dal cuore e dalle labbra versi del salterio: Signore davanti a te ogni mio desiderio di bene e di guarigione. In te spero! Non abbandonarmi, da me non stare lontano. Non posso e non voglio consumarmi in una ribellione o in una fuga. Ma compiere questa mia povera vita dentro un Sì. Già detto! Sempre confermato. Mai annullato. Nonostante i lati oscuri.
Grazie, Signore per il dono della vita, ricevuta per un Sì dei miei genitori, per il dono della fede alimento e sostegno nei miei giorni e per avermi chiamato, senza alcun mio merito, alla Tua sequela a dispensar la Tua misericordia, la Tua grazia tra gli infermi, che di Te sono immagine. Spero -come ci ha benedetto S. Camillo- che almeno una lacrima di questi poverelli possa accompagnarmi davanti al Padre Tuo ricco di misericordia.
Grazie, Signore per il perdono dei miei peccati che, instancabilmente, mi hai accordato. Sempre!
Grazie per i miei genitori che mi hanno generato alla vita e alla fede custodendomi con tenerezza e premura e per il dono di averli, io stesso, consegnati tra le Tue braccia. Grazie per i miei fratelli, Gino e Tina. Ti chiedo di benedirli e proteggerli in maniera speciale anche per la sofferenza di questo distacco. Grazie per mio fratello Franco che spero già con Te in paradiso. Grazie per i miei nove nipoti, tutti da me resi cristiani. Illuminali e guidali per le vie del bene. Grazie per i confratelli educatori e maestri, per quelli con i quali ho condiviso giorni, affetti, ideali, sogni e fatica apostolica. Per quelli che per me hanno avuto tanta pazienza e tanta carità e per quelli per i quali io non ne ho avuto abbastanza. Grazie per i tantissimi amici sparsi per il mondo, tutti lucidamente presenti, in maniera unica e incomparabile. A tutti ho voluto un gran bene ampiamente ricambiato.
Grazie per quanti si sono presi cura di me durante la mia malattia con dedizione, affetto e sostegno e per tutti gli operatori sanitari con i quali ho vissuto in questi lunghi anni di ministero. Un Grazie speciale per Martina che mi ha dato i natali e che spero voglia accogliere e custodire i miei resti mortali vicino ai miei genitori. In San Martino sono divenuto cristiano; in San Francesco è germinata la mia vocazione sacerdotale; la Santa Famiglia per anni è stata la parrocchia della nostra famiglia; del Carmine i miei genitori erano confratelli. Con tutti i sacerdoti e i parrocchiani un legame profondo di affetto e amicizia ci ha uniti. Grazie e benedizioni a D. Diego, D. Michele, D. Martino, Don Luigi e rispettivi parrocchiani per avermi accolto nelle rispettive comunità con tanto calore e affetto. Infine Grazie per i tanti malati che quotidianamente ho benedetto, consolato, dato speranza e accompagnato davanti alla Tua maestà divina. Che anch’io trovi, in quel momento, qualcuno che mi aiuti a passare all’altra sponda. E di lì venirmi incontro la Vergine Santa con gli angeli e i santi per introdurmi nella serena pace del paradiso. So di non meritare tanto. Però in Te pongo la mia fiducia. Che non rimanga confuso in eterno. Fino all’ultimo respiro a Te il mio Sì. Che da Te mi senta perdonato e accolto.
Carissimi, siate sereni. C’è un luogo buono, un luogo beato che mi aspetta. Un luogo dove niente sarà transitorio ma tutto eternamente presente. Sapermi atteso sarà come tornare felice in quella patria da cui un giorno sono partito e che ora, terminato il pellegrinaggio, mi accoglie. Per sempre. Nel congedarmi da questo mondo ancora una volta chiedo perdono, a Dio per i miei peccati e a tutti voi per le mie debolezze. Tutti vi
benedico. Tutti porto nel cuore. Tutti vi abbraccio. Tutti mi mancherete, A tutti la carità di una preghiera. Grazie davvero!
p. Giovanni
PS
Ai miei Superiori e ai miei fratelli Gino e Tina esprimo il desiderio che i miei resti mortali possano riposare accanto a Papà, Mamma e Franco. Le esequie, celebrate con semplicità, nella stessa parrocchia dove io stesso ho celebrato quelle per Papà e Mamma, la Santa Famiglia. Per favore nessun panegirico. Ho cercato, come sacerdote, con tutti i miei limiti, ma anche con tutto il mio entusiasmo, di dispensare i misteri di Dio. Ecco tutto. Non campane a morto ma un ripetuto Alleluya cantato con il sorriso sulle labbra da tutta l’assemblea. Amen ! Alleluya
p. Giovanni

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PRIMA COMUNIONE: 14 maggio 2017 Ore 11.15
CRESIMA: 21 maggio 2017 Ore 19.00